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La Semente a Bruxelles per SocialFARMS e la Giornata Europea dell’Agricoltura Sociale

Alcuni rappresentanti de La Semente, insieme a CIA Agricoltori Italiani Umbria, si sono recati a Bruxelles presso il Parlamento Europeo nell’ambito della Giornata Europea dell’Agricoltura Sociale e all’interno di un evento dedicato all’Erasmus+ SocialFARMS, di cui fanno parte l’Università degli Studi di Perugia (Italia), ChanceB (Austria), Vereniging Bezinn (Paesi Bassi), ON Projects (Spagna) e COMU (Turchia). Con l’occasione, si è svolto anche un workshop dal titolo “Fattorie sociali: opportunità di lavoro, partenariato e servizi sanitari nelle aree rurali”.

La Presidenza della Repubblica italiana ha sostienuto l’evento con una menzione speciale.

L’iniziativa mirava a promuovere una Giornata Europea dell’Agricoltura Sociale sotto gli auspici del Parlamento Europeo.

Il progetto SocialFARMS sta ultimando un corso rivolto a tre figure professionali chiave per una sana ed efficace riabilitazione di persone con diversi tipi di disabilità mentale e disagio sociale all’interno di un contesto di cura verde: il tutor della fattoria sociale, il manager della fattoria sociale e l’educatore della fattoria sociale che costituiscono il modello della triade per un inserimento di successo.

I sei partner provenienti da cinque Paesi diversi sono stati coinvolti per trasferire le loro esperienze e competenze in un contesto europeo di agricoltura sociale.

L’evento del Parlamento europeo è stato una grande opportunità per diffondere e rafforzare la consapevolezza di professionisti, ricercatori e pubblico sull’importante ruolo di questo tipo di servizi rurali che integrano e supportano i servizi occupazionali, sociali e sanitari per affrontare lo stigma, includere le persone con disabilità nella società dando loro dignità, autostima ed empowerment.

 

Un ponte tra l’agricoltura e il sociale: da La Semente e Cantina di Filippo nasce il primo vino etico umbro Sangiovese IGT

Quando l’agricoltura incontra il sociale, il connubio per il bene comune è immediato. È anche con questo spirito che La Semente, cooperativa agricola sociale di Spello, e la Cantina Di Filippo, azienda viticola biologica di Cannara (entrambe in provincia di Perugia), hanno unito le proprie forze per creare sinergicamente il primo vino etico umbro da agricoltura sociale. Tecnicamente un co-branding, a testimonianza di quanto la chiave della responsabilità sociale d’impresa e di una delle massime espressioni del territorio umbro possano creare innovazione, buone pratiche ed un prodotto di grande piacevolezza e bevibilità.

Il 16 luglio, alle ore 11.30, si è tenuta la presentazione del vino presso la cantina di Cannara, alla presenza delle istituzioni e degli enti che hanno reso possibile la realizzazione del progetto.

Sono intervenuti: Andrea Tittarelli (Presidente La Semente); Emma Di Filippo (titolare della Cantina Di Filippo); Fabrizio Gareggia (Sindaco di Cannara); Moreno Landrini (Sindaco di Spello); On. Filippo Gallinella (Presidente Commissione Parlamentare Agricoltura – saluti in video); Roberto Morroni (Assessore all’Agricoltura Regione Umbria); Valerio Mancini (Presidente Commissione Agricoltura Regione Umbria); Nicola Chiucchiurlotto (membro della giunta regionale di CIA Umbria); Carlo Di Somma (Presidente ConfCooperative Umbria); Mario Lavoratori (socio lavoratore della cooperativa La Semente); Annamaria Wondra (madre di un ragazzo che ha beneficiato dell’inserimento lavorativo nel progetto); Sandro Camilli (presidente AIS Umbria).

“La Semente – ha dichiarato Tittarelli – nata dieci anni fa prima come centro diurno e poi dando vita allo spin-off di cooperativa agricola sociale, impegnata nell’assistenza di persone fragili, terapia, riabilitazione e anche di inclusione sociale attraverso il lavoro, dopo la creazione dello spin-off della cooperativa agricola, ha celebrato oggi un progetto importante di distretto con la Cantina Di Filippo, in cui, grazie all’inclusione di un socio lavoratore svantaggiato in cantina e attraverso il distacco di una squadra di lavoratori che da La Semente partecipano alla vendemmia di Di Filippo, ha generato la bottiglia di Sangiovese IGT. Creiamo così un ponte occupazionale per i soggetti fragili, grazie all’accoglienza di questo percorso da parte della Cantina Di Filippo. Si tratta di un prodotto biologico, dalla responsabilità ambientale e dal grande valore sociale”, ha concluso Tittarelli. Una parte del fatturato ricavato dalla vendita delle bottiglie andrà a sostenere il progetto La Semente: nello specifico, quest’anno sarà impiegato per una borsa lavoro per un socio lavoratore de La Semente.

“Il nostro Sangiovese di agricoltura sociale in collaborazione con La Semente – ha detto Emma Di Filippo – rappresenta un bellissimo traguardo, ma anche un punto di partenza per tanti altri progetti, che vedono l’integrazione del sociale con la viticoltura. Un progetto ambizioso, iniziato due anni che oggi vede la nascita di questo vino etico da agricoltura sociale”.

Tra gli interventi istituzionali, è importante segnalare l’impegno della Regione Umbria per una legge che incentivi, nel comparto agricolo, appunto, forme di sostegno economico e di tutoraggio a favore delle aziende inclusive da una parte e delle persone fragile dall’altra; notevole, inoltre, l’impegno dell’Assessore Morroni per la chiusura dell’iter del testo sull’agricoltura sociale mancante ad oggi del regolamento attuativo.

Alle 13 è stato offerto un aperitivo di degustazione realizzato dalla Cooperativa La Semente con i prodotti dei produttori di DiBiUm -Distretto Biologico Umbro, anche a riprova di quanto un vino come il Sangiovese IGT sia non solo espressione del territorio, ma si sposi benissimo con la gastronomia umbra.

La Semente torna a “Fà la cosa Giusta!” | A ottobre la fiera a Bastia Umbra

Torna Fa’ la cosa giusta! Umbria, fiera del consumo consapevole, in programma a Bastia Umbra, in provincia di Perugia, dal 6 all’8 ottobre 2017. E La Semente torna ad esporre in fiera, con i suoi prodotti bio, a km 0 e solidali.

Sarà l’occasione per immergersi in uno spaccato di economia diversa, tra realtà sicuramente più sostenibili, delle nuove imprese italiane innovative. In un unico spazio, culturale e commerciale, troverete il meglio dei prodotti e dei servizi per uno stile di vita “etico” divisi in 12 aree espositive.

La Semente esporrà all’interno dell’area “Buono da mangiare”. Una zona che raccoglie aziende agricole (produttori e trasformatori) e distributori biologici e biodinamici; realtà che difendono la biodiversità; produttori locali con filiera corta, associazioni e istituzioni impegnate in progetti di educazione all’alimentazione e in difesa della sovranità alimentare, consorzi di tutela dei prodotti tipici.

La quarta edizione della fiera “Fà la cosa giusta!”, inoltre, prevede seminari, workshop, dibattiti, educazione e didattica, dimostrazioni, presentazioni, mostre, convegni, cooking show, laboratori pratici, qualità della vita, benessere del corpo e della mente, un programma riservato alle famiglie e alle scuole per una tre giorni di eventi gratuiti non stop sui diversi aspetti e le diverse anime della sostenibilità. L’evento, organizzato da Fair Lab in collaborazione con Terre di mezzo Editore e Umbriafiere, con il patrocinio e il sostegno della Regione Umbria, con il patrocinio del Comune di Bastia, ha l’obiettivo di diffondere buone pratiche di consumo e produzione.

Per info: www.falacosagiustaumbria.it

Cosa significa agricoltura biologica? La nostra esperienza

L‘agricoltura biologica è un metodo di produzione votato al rispetto della natura e alla conservazione degli ecosistemi. L’uomo, nel coltivare la terra, è più attento ai cicli stagionali, sfrutta la naturale fertilità del suolo, interviene in maniera limitata e preserva la biodiversità dell’ambiente. Si tratta di un’agricoltura che esclude l’utilizzo di prodotti chimici e degli organismi geneticamente modificati (OGM).

L’agricoltura biologica è inoltre normata a livello legislativo attraverso il Regolamento CEE 2092/91, sostituito successivamente dai Reg. CE 834/07 e 889/08 e a livello nazionale con il D.M. 18354/09.

In agricoltura biologica non si utilizzano sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere). Per difendere le colture si provvede innanzitutto in via preventiva, selezionando specie resistenti alle malattie e intervenendo con tecniche di coltivazione appropriate, come ad esempio la rotazione delle colture e la consociazione.

Anche per gli animali esistono gli allevamenti bio. Devono essere alimentati secondo i loro fabbisogni con prodotti vegetali ottenuti con metodo di produzione biologico, coltivati di preferenza nella stessa azienda o nel comprensorio in cui l’azienda insiste.

Ma quali sono i principali obiettivi dell’agricoltura biologica? Grazie a questo metodo:

  • vengono prodotti alimenti genuini e di alta qualità nutrizionale;
  • la natura è “coccolata” e non subisce un grande impatto come accade per i sistemi agricoli convenzionali; anche la fertilità del terreno è mantenuta e migliorata nel tempo;
  • si usano il più possibile risorse rinnovabili e si predilige la dimensione locale dell’agricoltura;
  • si punta sul riciclo delle sostanze organiche;
  • gli agricoltori sono più soddisfatti perché vivono in un ambiente di lavoro sano e ottengono un reddito più soddisfacente;
  • gli animali allevati hanno la possibilità di esprimersi al meglio in tutti gli aspetti del loro innato comportamento;
  • si evitano tutte le possibilità di inquinamento che possono essere originati dalla produzione agricola;
  • le piante vengono protette nel loro habitat naturale e viene difesa la biodiversità;
  • vengono recuperate antiche colture, razze e varietà vegetali locali.

Tutti passi che seguiamo anche in fattoria sociale a La Semente, sia per quanto riguarda le colture che per ciò che concerne gli allevamenti (nello specifico di galline, alpaca, maiali, conigli e oche). Nel nostro orto biologico seguiamo la stagionalità, coltiviamo in base a quello che la natura può offrire e dare alla terra. E tutto ciò che coltiviamo può essere trovato in cassetta, per un’alimentazione sana e come natura crea.

Seguite qui le istruzioni: Frutta, verdura, uova e miele a La Semente | Le nostre cassette

Premio Antonio Facenna

    Sabato 25 luglio nell’ambito di FestambienteSud 2015 si è celebrata la prima edizione del Premio Antonio Facenna. Dedicato al giovane pastore di Carpino che cadde vittima dell’alluvione del 2014 mentre stava tornando in azienda a mettere in sicurezza il bestiame, il premio vuole valorizzare quelle esperienze di agricoltura che vedano i giovani come protagonisti, o che rappresentino un esempio di ritorno alla terra. In un incontro molto intenso e carico di emozione per il ricordo della figura di Antonio Facenna, sono state premiate le seguenti aziende:
   L’Azienda Agricola Marco Campobasso di Castellaneta Marina (TA) viene premiata per aver creduto nel ritorno alla terra e aver convertito l’azienda famigliare interamente al biologico, tanto da divenire buona pratica per esperienze formative di alta qualificazione.
   L’Azienda Paternò Vigneti e Cantine di Noto (SR) viene premiata come esperienza di imprenditoria agricola femminile, che ha saputo valorizzare la tradizione e le peculiarità della propria terra rivisitandole nella chiave della sostenibilità e della qualità dei sistemi di produzione.
   L’Azienda Annamaria Desiante di Gravina di Puglia (BA) viene premiata come esempio di successo dell’imprenditoria agricola femminile e per la sua scelta di recuperare coltivazioni tradizionali come il grano Senatore Cappelli, rivisitate con sistemi di produzione innovativi e sostenibili.
   L’Azienda Agricola Giuliana Giuliani di Prato viene premiata per la sua attenzione alla conservazione della biodiversità toscana attraverso la riscoperta di coltivazioni e allevamenti  della tradizione agricola, quali strumenti privilegiati per prevenire il consumo di suolo.
   L’Azienda Agricola Donna Tina di Stigliano (MT) viene premiata per l’ecletticità della sua attività che va dalla produzioni agricole di qualità tipiche del loro territorio fino alla produzione di cosmetici con olio d’oliva e latte d’asina. A questo si unisce un lavoro di coinvolgimento di ragazzi diversamente abili nell’attività dell’azienda stessa.
   L’Impresa Agricola “La semente” di Spello (PG) viene premiata per essere un esempio di impresa che fa recupero sociale all’interno di attività agricole di qualità.
   L’Azienda agricola Arianna Occhipinti di Vittoria (RG) viene premiata per essere una storia al femminile di ritorno alla terra, che ha scommesso su una vinificazione di qualità improntata all’utilizzo di una metodologia di agricoltura biodinamica.
   L’Azienda Agricola Nicoletta di Settimo Vittone (TO) viene premiata per conciliare con la sua attività tecniche di allevamento di alta qualità ed ispirate alla tradizione con un lavoro di cura e manutenzione del territorio montano che ha come conseguenza la prevenzione di  fenomeni  di dissesto idrogeologico.
   L’Azienda Piana delle Mandrie di Bovino (FG) viene premiata per la capacità di far incontrare tradizione e innovazione sperimentando nuove tecniche di produzioni casearie.
   L’Azienda Agricola Casale di Martignano di Campagnano (RM) viene premiata per il suo impegno ambientale per una agricoltura biologica e di qualità unito a percorsi lavorativi inclusivi che grazie ad un programma di microcredito offre occupazione a rifugiati politici e immigrati.
PREMIO SPECIALE
   Alla Comunità dei Monaci di Santa Maria di Pulsano di Monte Sant’Angelo (FG), per aver dato una nuova vita all’abbazia di Pulsano e alla sua terra, dopo quasi due secoli di abbandono e degrado.
     Il premio è promosso da Slow Food Puglia e Legambiente. Alla premiazione erano presenti: Il Presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, Il presidente nazionale di Slow Food Italia Nino Pascale, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il commissario straordinario del Comune di Monte Sant’Angelo Andrea Cantadori, il presidente del Parco Nazionale del Gargano Stefano Pecorella, il presidente del Gal Gargano Francesco Schiavone, il direttore di FestambienteSud Franco Salcuni. Gli amici di Antonio Luciano Castelluccia e Luigi Giordano, il presidente dell’associazione culturale Carpino Folk Festival Pasquale di Viesti. La serata è stata condotta dal giornalista Rai Enzo del Vecchio e la premiazione è stata coordinata da Vanessa Pallucchi della segreteria nazionale di Legambiente e Salvatore Taronno, vice presidente di Slow Food Puglia. Erano presenti anche i genitori, Giacomo e Dora, e i fratelli di Antonio. 

Avanti frutta !

Il frutteto biologico de La Semente, che già contava 71 piante, da oggi cresce.
Grazie alla donazione dei Soci Coop sezione Francigena, da sempre vicini alle nostre attività e importanti sostenitori dei nostri progetti, abbiamo piantato 100 piante di frutti antichi che vanno ad aggiugersi alle precedenti..

Una delegazione dei Soci Coop, capitanata dalla loro Presidente Anna Mastrobuono, ha consegnato le piante e ha seguito parte dei lavori, dimostrando ancor di più il loro affetto e sostegno per La Semente.

 La Presidente dell’Angsa Umbria Onlus con la delegazione dei Soci Coop sezione Francigena.

Ecco le specie e relative varietà che abbiamo piantato :

  • Malus domestica (melo) : Fiorentina, Francesca, Limoncello, Panaia, Sona e Zucchina.
  • Pyrus communis (pero) : Briaca, Moscatella, Garofina, Brutta e buona, Di Santa Maria, Cannella, Di burro e Del curato.
  • Prunus domestica (susino) : Scoscia monaca e Regina Claudia gialla.
  • Prunus persica (pesco) : Della vigna bianca e Sanguinella.
  • Ficus carica (fico) : Dottato e Verdino.
  • Prunus avium (ciliegio) : Corniola.
  • Cydonia oblonga (melo cotogno) : Melo cotogno.
  • Vitis vinifera (vite) : Delle vecchie, Pizzutello nero e Pizzutello bianco.

In più è stato predisposto un Vigneto Maritato. Un metodo storico utilizzato per far crescere le piante di vite utilizzando, al posto di supporti artificiali, alberi tipici della zona. In questo caso l’acero.
Ecco come sarà un giorno il nostro Vigneto Maritato :

La Semente a FestAmbiente

La Semente parteciperà, sabato 13 e domenica 14 settembre 2014, alla seconda edizione di FestAmbiente, l’ evento organizzato da Legambiente Umbria che si terrà a Perugia nel quartiere di Via della Viola con la collaborazione di Arci Perugia e la partecipazione di Fiorivano le Viole.
Nello specifico, ci potrete trovare in Via Cartolari per “La Terra in piazza, con gli agricoltori locali e biologici”, mercatino bio organizzato in collaborazione con AIAB Umbria, Forum Nazionale Agricoltura Sociale Sezione Umbria e Umbria Grida Terra.
Un evento che mira a promuovere i temi dell’ambiente, della sostenibilità, del lavoro e della solidarietà.

Il tema filo conduttore di quest’anno sarà la rigenerazione. La rigenerazione urbana e sociale in città, che si realizza grazie all’iniziativa di cittadini e associazioni; la rigenerazione della terra, che oltre a promuovere un modello agricolo sostenibile e attento alle risorse naturali, può offrire nuove opportunità di lavoro e dignità a giovani, a disoccupati e a persone con svantaggi fisici e sociali; la rigenerazione delle cose e degli stili di vita, che ci consente di dare una risposta creativa, ingegnosa e concreta ad un modello di sviluppo basato sul consumismo, l’usa e getta, la produzione di merci e l’induzione di bisogni.

Il GAS – Gruppo di acquisto solidale – targato LA SEMENTE.

Sono ormai tre settimane che la Fattoria Sociale de La Semente si è dotata di uno strumento di commercio non convenzionale al fine di inserire sul mercato le ortive e le uova biologiche. Si tratta di un GAS, un gruppo di acquisto solidale: una comitiva di acquisto, organizzata spontaneamente, che parte da un approccio critico al consumo e che vuole applicare i principi di equitàsolidarietà e sostenibilità ai propri acquisti. Il primo gruppo di aderenti afferisce ai portatori di interesse interni, troviamo infatti gli operatori e gli utenti del Centro Diurno ed i rispettivi nuclei familiari nonché i membri del consiglio direttivo di Angsa Umbria Onlus. I prodotti, standardizzati in format particolari, cassette di ortive da 3-5-8 kg e confezioni di uova da 6-12 pezzi, presentano diversi valori aggiunti tra i quali l’abbattimento degli intermediari, con la conseguente riduzione di imballaggi e CO2, il metodo di produzione biologico, con la piena tutela ambientale, e l’utilizzo di forza lavoro svantaggiata, con la conseguente reintegrazione sociale contro la marginalità. Per info e prenotazioni contattateci al numero 0742 30 31 53.

 

Conosci La Semente

Sono iniziate le visite a La Semente da parte di chi vuole conoscere la nostra realtà e vorrà aderire al G.A.S. (Gruppo d’Acquisto Solidale) che si sta formando.
Il primo passaggio è stato il Centro Diurno, dove si è visitata la struttura e sono stati illustrati tutti i laboratori. Qui i ragazzi apprendono tecniche e nozioni utili ad un loro futuro inserimento lavorativo.

Il Direttore della struttura, Andrea Tittarelli, guida i visitatori all’interno dei vari laboratori.

Il laboratorio di cucina e sala :

Il laboratorio di camera :

Il laboratorio di carta :

Il laboratorio di ceramica :

La visita è proseguita sui campi della Fattoria Sociale, dove i visitatori hanno potuto apprezzare la cura del terreno, i metodi biologici utilizzati e vedere i nostri amici Alpaca e le galline ovaiole. Visitare il luogo dal quale provengono i prodotti biologi che si acquisteranno, vedere in che modo sono allevate le galline che produrranno le uova che si mangeranno e conoscere la realtà de La Semente, è il modo migliore per apprezzare, aderire e sostenere appieno il Gruppo d’Acquisto Solidale.

Sicuramente è un’ esperienza che ripeteremo per permettere a quante più persone di constatare e conoscere la genuinità de La Semente.
A presto !

La Nostra serra inizia a popolarsi.


La nostra è una serra di 100mt. non riscaldata, con un impianto di irrigazione a goccia, utilizzata per anticipare le colture estive.
Pensate, oggi 29 gennaio 2014, in serra avevamo 25 gradi !
Essendo uno spazio ridotto, e volendo applicare un metodo di coltivazione biologico il più possibile rispettoso della natura, stiamo facendo una “consociazione”.
La consociazione è la coltivazione contemporanea di diversi ortaggi sullo stesso appezzamento. Tale tecnica consente di valorizzare le complesse interazioni esistenti tra le piante.

Si è scoperto che determinate piante, coltivate vicine le une alle altre, si stimolano reciprocamente nella propria crescita e, a causa sia degli odori che emanano e per particolari sostanze secrete dalle radici che diffondono nel terreno, si proteggono anche a vicenda contro le malattie e i parassiti.

Nel nostro caso abbiamo piantato 5 tipi di lattuga: Canasta Bianca e Rossa, Iceberg, Foglia di Quercia Bianca e Rossa; e 2 tipi di cipolla: la Rossa di Tropea e la classica Cipolla Bianca.
Prossimo traguardo: partecipare e far apprezzare la bontà e la genuinità dei nostri ortaggi ai mercati dedicati ai prodotti biologici che si tengono nel territorio Umbro, e,  tra i primi, quello di  “Umbria Terra Viva” organizzato dall’Associazione BioUmbra-Art, che si tiene ogni prima domenica del mese a Piazza Piccinino, nel centro storico di Perugia.

Vi salutiamo con un una tabella molto utile sulle possibili consociazioni :
Ortaggi
Consociabili
Non consociabili
Asparagi
Pomodori, prezzemolo, basilico
/
Barbabietole
Cipolle, ravanelli, cavoli, rape
Fagioli rampicanti
Carote
Cipolle, ravanelli, piselli, lattuga, cicoria,
porri, rosmarino, salvia, pomodori
Aneto
Cavoli
Barbabietole, cetrioli, fagioli rampicanti,
fagioli nani, fragole, lattuga, piselli,
pomodori, porri, spinaci, ravanelli,
sedani
Aglio, cipolle, patate
Cetrioli
Cavoli, fagioli, granturco, piselli,
ravanelli, girasoli, finocchi
Patate, erbe aromatiche
Cicoria
Carote, fagioli rampicanti, lattuga,
finocchi, pomodori
/
Cipolle e aglio
Zucchine, barbabietole, fragole,
pomodori, lattuga, camomilla
Piselli, fagioli, cavoli
Erba cipollina
Carote
Piselli, fagioli
Fagioli
Patate, carote, cetrioli, cavoli
Cipolla, aglio, gladioli
Fagioli rampicanti
Zucchine, ravanelli, cicoria, cavoli,
granturco, santoreggia
Cipolle, barbabietole,
finocchi, girasoli
Fagiolini nani
Cavoli, ravanelli, patate, cetrioli,
granturco, fragole, sedani, santoreggia
Cipolle, barbabietole,
finocchi, girasoli
Finocchi
Cetrioli, cicoria, lattuga, piselli
Fagioli rampicanti,
fagiolini nani
Fragole
Ravanelli, fagiolini nani, spinaci, lattuga,
cavoli
/
Girasole
Cetrioli
Patate
Granturco
Patate, piselli, fagioli, cetrioli, zucca,
zucchine
/

Lattuga
Cicoria, finocchi, cavoli, carote,
ravanelli, fragole, cetrioli
Prezzemolo
Melanzane
Fagioli
/
Patate
Fagioli, granturco, rafani, calendule,
melanzane
Zucche, cetrioli, girasoli,
cavoli, pomodori, lamponi
Piselli
Finocchi, carote, rape, ravanelli, cetrioli,
granturco, fagioli, cavoli
Cipolle, aglio, gladioli,
patate
Pomodori
Cavoli, ravanelli, cicoria, cipolle,
prezzemolo, asparagi, calendule, carote
Cavoli, rape, patate,
finocchi
Porri
Cipolle, cavoli, sedani, carote
/
Prezzemolo
Ravanelli, pomodori, asparagi
Lattuga
Rape
Piselli
/
Ravanelli
Cavoli, barbabietole, fagioli rampicanti,
fagiolini nani, fragole, lattuga, piselli,
pomodori, spinaci, prezzemolo, cetrioli

/

Sedani
Porri, pomodori, fagiolini nani, cavoli
/
Spinaci
Fragole, cavoli, ravanelli
/
Zucca
Granturco, nasturzi
Patate
Zucchine
Cipolle, fagioli rampicanti
/

I nostri Alpaca sono arrivati !

Il 03/01/2014 si sono trasferiti alla Semente, nella loro nuova casa, i 5 esemplari di Alpaca (3 giovani maschi di circa un anno di età e 2 maschi adulti castrati) porvenienti da Umbertide, dall’allevamento della società agricola “La Maridiania” di Giovanni Berna, inserita come partner all’interno del nostro progetto di Agricoltura Sociale : A².
La loro presenza rientra nella sperimentazione zootecnica definita dal progetto, sia per la produzione di fibre pregiate, sia per il loro carattere mite che ben si concilia alle problematiche dell’autismo. Per i nostri amici Alpaca è stato previsto un ricovero di 40 mq. all’interno di un recinto di circa 600 mq. Ovviamente per la loro gioia, ma anche di chi starà a loro contatto, avranno modo di pascolare e passeggiare anche al di fuori del loro recinto, all’interno di aree predisposte appositamente. Avremo la supervisione costante del Sig. Giovanni Berna, che, vantando un’esperienza di più di 15 anni con questo tipo di allevamento, saprà farci convivere al meglio con questo simpatico animale.

Ma conosciamo meglio i nostri amici.

– Gli alpaca.
Gli Alpaca fanno parte insieme al Guanaco, Vigogna e Lama della famiglia dei Camelidi Sudamericani. Sono originari delle Ande dove insieme ai lama sono stati allevati da oltre 5.000 anni. I Guanaco e la Vigogna tuttavia permangono allo stato selvatico. Differentemente dai loro cugini cammelli e lama, gli alpaca non vengono usati come animali da trasporto. Piuttosto, gli alpaca sono conosciuti per il loro vello e la loro docilità. Il vello degli alpaca è apprezzato per la sua leggerezza, lucentezza e tocco setoso, nonché per le sue incredibili proprietà termiche. Non a caso, i tessuti realizzati con questa fibra naturale erano un tempo riservati per vestire gli imperatori INCA.

– La personalità degli alpaca.
Gli alpaca sono docili e possono diventare degli affettuosi animali da compagnia. Sono animali socievoli a cui piace stare in gruppo. Comunicano con un piacevole suono, detto humming. Gli alpaca hanno un temperamento sereno. Sono spesso presi da un atteggiamento a metà tra curiosità e timidezza, con la prima che generalmente prevale sulla seconda. Sono animali intelligenti, facili da gestire e possono essere maneggiati da chiunque, inclusi i bambini. 

– Biologia degli alpaca.

Le femmine raggiungono la maturità riproduttiva tra i 14 e i 18 mesi di etá; i maschi a circa 3 anni. Il periodo di gestazione é di circa 11 mesi. L’accoppiamento avviene normalmente tra le 2 e le 3 settimane dopo il parto. Il neonato, chiamato cria, pesa alla nascita tra i 6 e gli 8 kg. Gli alpaca raggiungono alla maturità un peso di 75 kg e possono vivere fino a 20 anni.
 



– Cura e alimentazione.

Gli alpaca sono animali estremamente rustici capaci di adattarsi a qualunque terreno o zona climatica. Benché siano di dimensioni maggiori delle pecore necessitano la stessa quantità di cibo, grazie alla grande efficienza del proprio sistema digerente. I pascoli devono essere recintati e provvisti di una tettoia aperta per riparo ed ombra. Le recinzioni possono essere minime, in quanto sono animali territoriali e raramente abbandonano il territorio conosciuto. 
 

– Tosa.
Gli alpaca si tosano una volta l’anno, normalmente a primavera inoltrata prima dell’avvento del caldo estivo. Vengono tosati la prima volta ad 1 anno di età. Questa prima tosa produce la fibra più pregiata chiamata baby alpaca . Un alpaca adulto produce dai 2,5 ai 4 kg. di fibra l’anno.
– L’allevamento di alpaca è ecologico.

Le zampe degli alpaca sono fornite di un cuscinetto che non danneggia il pascolo. L’allevamento di alpaca in zone marginali contribuisce a tenere puliti pascoli e sottoboschi, prevenendo il degrado idrogeologico e il rischio di incendi. Le feci sono molto secche e vengono eliminate in singoli mucchi. Pertanto non c’è rischio di diffusione di parassiti nei prati nè di richiamo di mosche e di cattivi odori.







Gli Alpaca, ad oggi, ancora non hanno un nome, ma vi terremo aggiornati…!