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“Vediamoci di n’uovo!” | Il 24 marzo cena sociale a La Semente

Si chiama “Vediamoci di n’uovo!” ed è la nuova cena sociale nei locali dell’agriturismo de La Semente, a Limiti di Spello. Si torna a tavola, dunque, questa volta il 24 marzo alle ore 20, per un appuntamento enogastonomico a base di uova, per celebrare le 250 galline ovaiole allevate a terra, all’aria aperta e con metodi biologici, che abitano la fattoria sociale de La Semente.

Con il consueto gioco di parole che contraddistingue i nostri appuntamenti sociali e solidali, “Vediamoci di n’uovo” prevederà un menu sano e variegato. Come antipasto ci sarà: la tradizionale torta di Pasqua al formaggio (sulle tavole in Umbria per la colazione del giorno di Pasqua) con affettati umbri, uova sode, insalatina di verdure fresche bio. A seguire, come primo pasta alla carbonara. E come dolce dell’ottima crema pasticcera con gocce di cioccolato, naturalmente realizzata con uova bio made in La Semente.

Potete prenotare il vostro tavolo telefonando a Eleonora, la numero 338.6344821.

E ricordate che la cena prevede un contributo a partire da 20 euro per gli adulti e 10 euro per i bambini.

Non ci resta che aspettarvi e augurarvi buon appetito!

 

La Semente “A tutto Social” – Social Start Ups | Due giornate con Tamat a Perugia

Anche La Semente parteciperà alle due giornate “A Tutto Social” organizzate a Perugia per il 10 e l’11 marzo dalla Ong Tamat. Riflessioni, laboratori ed eventi per il progetto co-finanziato dall’Unione Europea Social Start Ups, per un evento lanciato nel 2015 e guidato dalla Ong TAMAT. Partner sono la Facoltà di Social Business della Plymouth University (UK), il Parco Tecnologico 3-A, il Comune di Verteneglio (Croazia) e l’ ONG Amsed (Francia).

L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare, testare e validare una metodologia d’apprendimento per adulti sperimentando i Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.) come veri e propri laboratori per l’acquisizione di competenze chiave per l’avvio all’autoimpiego e a supporto dell’imprenditorialità sociale.

La metodologia dell’azione europea Social Start Ups  sviluppata dalla Facoltà di Social Business della Plymouth University   (UK), la prima università al mondo ad aver ricevuto il Social Enterprise Mark per il suo contributo e impegno in ambito imprenditoria sociale, innovazione e creatività, e si basa sull’approccio del “learning by doing”, che comprende il coinvolgimento diretto degli adulti / partecipanti ai gruppi di acquisto solidale in start-up d’impresa e  attività di gestione. Il progetto mira anche a definire un modello sostenibile di gruppo acquisto solidale, che soddisfi produttori e consumatori. Tutto il materiale  di progetto è disponibile sul sito gratuitamente e per tutti.

I lavori si apriranno venerdì 10 marzo a partire dalle h10:30 presso Regione Umbria,  Palazzo Cesaroni con un FOCUS GROUP su competenze chiave necessarie a favorire l’auto-impiego e l’auto-imprenditorialità anche in funzione dell’imprenditoria sociale. Interverranno: Haya AL-DAJANI, Futures Entrepreneurship Centre Plymouth University, Martina BLASI Unità Epale Joana LEVY AMSED NGO Angela MINIATI, Agenzia Erasmus+  Simone FORESI AUR sportello APRE Umbria, Angelo FRASCARELLI  Ce.S.A.R. Daniela TOCCACELO Dirigente Sviluppo e competitività delle imprese Regione Umbria, Andrea TITTARELLI  della cooperativa sociale La Semente e Alessandro Cassano Associazione Lavoro Over 40.

Sabato 11 marzo le vie di Via della Viola si animeranno con una serie di eventi in parallelo, frutto della collaborazione tra Tamat e l’Associazione Fiorivano le Viole, un percorso che parte dal BALU’ dalle h15:00 con la proiezione del cortometraggio finanziato da Regione Umbria “GAS: connubio perfetto tra consumo responsabile e sostegno all’agricoltura locale”  alla quale seguirà la presentazione ufficiale del gruppo di acquisto solidale  realizzato da Tamat Ong e  all’interno del progetto Social Start Ups  con una OPEN TALK su scenari e prospettive future per l’impresa sociale con interventi di Carlo DI SOMMA Federsolidarietà-Confcooperative e Paolo TAMIAZZO  Forum Nazionale Terzo Settore.

Un SOCIAL LAB dalle 17:30 ospiterà quanto di piu’ interessante abbiamo nella nostra regione Umbria di realtà e associazioni generative di innovazione sociale e nuova imprenditorialità con l’Associazione Culturale Fiorivano Le Viole, Associazione Orto Sole, Cooperativa Sangiustinese, Fabbrica Moderna-Associazione Effetto Cinema, Music Farm, La Semente e  PostModernissimo.

In relazione durante le due giornate A tutto Social! per il progetto europeo Social Start Ups , la qualità e la sostenibilità del business sociale: quell’insieme ampio ed eterogeneo di esperienze di impresa che coniuga strumenti e culture imprenditoriali con l’orientamento al servizio della comunità, dove la creazione di valore economico e’ il mezzo per perseguire obiettivi di sviluppo e di coesione sociale.

Dalle 18:00 ci sarà un’asta di solidarietà con piu’ di 20 ARTISTI presentati dall’ Associazione Culturale Fiorivano Le Viole a  cura di Marco Truffarelli della Music Farm e a sostegno del costituendo gruppo di acquisto comunitario del villaggio di Koubri, Burkina Faso all’interno del progetto RASAD (2017-2019) di TAMAT Ong co-finanziato dalla Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS)

LABORATORI ARTISTICI dalle 16:00 alle 18:00 presso Tamat Braccia Rubate in  Via Cartolari 4 Perugia.

Il GRAN CERTAME DELLE ZUPPE! a partire dalle 19:00  presso Piazza San Giovanni del Fosso  – piazzetta delle 500. E dalle 19:30 in piazza anche lo straordinario gruppo musicale Cogli la Prima Mela con MAURO MELA- chitarra e voce SANDRO PARADISI – fisarmonica.

Galline ovaiole a La Semente | Alleviamo all’aperto

In Italia si consumano ogni anno 13 miliardi di uova, ma sappiamo da dove arrivano e come vengono prodotte? Sono tanti i modi per potervi informare sulla produzione di questo alimento così buono e prelibato. A La Semente alleviamo all’aperto e con un approccio biologico: le nostre galline sono quindi libera di razzolare per le campagne di Limiti di Spello, dove insiste la nostra fattoria sociale.

Siamo infatti convinti che la possibilità per le nostre galline ovaiole di stare il più possibile a contatto con la natura, senza lo stress di gabbie e capannoni, sia il metodo migliore per far sì che anche le uova siano più buone, nel rispetto dell’animale e dello stesso ambiente.

Un sistema, quello dell’allevamento all’aperto e biologico, che fornisce alle galline maggiori opportunità di appollaiarsi, fare bagni di polvere, muoversi e andare alla scoperta dell’ambiente circostante becchettando, grattando e andando alla ricerca di cibo.

Ricordatevi inoltre che c’è il modo di sapere come vengono allevate le nostre galline: tutto è nella buona informazione e nell’acquisto intelligente. Un’altra tipologia di allevamento è quello a terra e che a sua volta si discosta naturalmente moltissimo dall’allevamento in gabbia o batteria: in quest’ultimo caso le galline si trovano in gabbia, e depositano le uova su un nastro trasportatore che le porta direttamente al confezionamento, evitando così il contatto con la lettiera.

A La Semente le galline sono in grado di “pascolare” all’esterno, sull’erba, mangiando insetti e vermi, e traendo giovamento dall’aria fresca e dalla luce naturale. Vermi, insetti e erba danno varietà alla dieta e possono migliorare la qualità nutrizionale delle uova.

 

La Semente a “Con i piedi per terra” su Telesanterno

Umbria terra di eccellenze con l’economia agricola punta di diamante dello sviluppo della regione. Un modello di cui ha parlato anche la trasmissione di Telesanterno, “Con i piedi per terra“, in visita ad Agriumbria. La trasmissione ha fatto tappa anche a La Semente, per scoprire come l’agricoltura sociale sia realmente il futuro del primo e del terzo settore.

Partiti nel 2011, come centro diurno semiresidenziale, oggi La Semente ha creato una cooperativa agricola sociale, utile alla produzione biologica e all’impiego di lavoratori svantaggiati. L’approccio cognitivo-comportamentale usato a La Semente viene da lontano, dagli Stati Uniti d’America, ma ben si adatta al panorama umbro. Laboratori, sala, orto, back-office, la simulazione di stanze di una struttura ricettiva alberghiera: questi alcuni dei progetti del centro diurno, che vanno di pari passo con lo spin off della fattoria sociale e dell’agriturismo che sta per nascere.

In questo quadro, l’approccio sistemico al territorio, il rapporto con le istituzioni, la ricerca, la crescita del gruppo di acquisto solidale, la creazione di un hub rurale e il marketing sociale costituiscono la diversificazione del nostro progetto, un trait d’union fondamentale tra la cooperazione, l’imprenditorialità e il sistema socio-sanitario.

Trovate qui tutti i riferimenti per guardare la puntata —> //bit.ly/2l7uArA

La trasmissione è già andata in onda in prima visione tv sabato 11 febbraio alle 12.30 su Telesanterno (canale 18 del digitale terrestre dell’Emilia-Romagna) in replica martedì 14 febbraio alle ore 21. Su Telesanterno 2 (canale 186 in Emilia-Romagna e 288 in Veneto) sarà inoltre trasmessa giovedì 16 febbraio alle ore 20. Diffusione nazionale sul circuito Odeon domenica 19 febbraio alle ore 20.00.

A Carnevale “Ogni pizza vale!”. Cena sociale in maschera

Il 24 febbraio, a partire dalle 20, nuovo appuntamento per le cene sociali a La Semente. Dopo il primo successo dello scorso 27 gennaio dedicato al gruppo di acquisto solidale, la programmazione degli “incontri gastronomici”, a base di ingredienti bio e a chilometro zero, si colora per il Carnevale 2017.

Per questa cena sociale vi proponiamo: pizza, patate, frappe di Carnevale e birra artigianale. Il tutto per un contributo minimo di 20 euro (per i bambini 10). Ad allietare la serata ci penseranno le note di Moreno dj. Potrete portare con voi stelle filanti e mascherine di carnevale: ci aspettiamo infatti che la cena si trasformi in una serata danzante!

Per la cena, porteremo a tavola la birra artigianale ai fiori di sambuco del birrificio DieciNove di Spello. Vogliamo farvi venire l’acquolina in bocca presentandovi uno degli ingredienti protagonisti della cena sociale: la birra. Come la descrive il suo mastro birraio si tratta di una “bionda, adatta a tutti i tipi di palato, grazie al suo gusto rinfrescante, dissetante e beverino. La sua particolarità è il fiore sambuco, utilizzato durante le fasi di lavorazione, che oltre a donare alla birra un profumo floreale unico, la caratterizza con un retrogusto delicato e persistente. Proprio per questo suo gusto tutto floreale, è la birra ufficiale delle Infiorate di Spello, evento di rara bellezza conosciuto in tutto il mondo”.

Per la cena sociale, info e prenotazioni al 338.6344821 (Eleonora) e allo 0742.302033.

“Eccellenze rurali” | La Semente tra le esperienze dell’agricoltura che cambia

E’ scaricabile online il Quaderno “Eccellenze Rurali. Esperienze dall’agricoltura che cambia“. Al suo interno anche l’esperienza del centro diurno e della fattoria sociale La Semente e un’intervista di Michela Ascani al Direttore Generale, Andrea Tittarelli. Il quaderno racconta infatti esperienze di buon utilizzo dei fondi a sostegno dello sviluppo rurale.
Potete trovare il quaderno a questo link —> //bit.ly/2jPbUy3

Il Quaderno è frutto di un lavoro realizzato nell’ambito del Programma Rete Rurale Nazionale – Task Force Buone Prassi e Innovazioni. La pubblicazione propone una lettura trasversale delle 102 esperienze raccolte e documentate nel corso della programmazione e presenta, con schede sintetiche, i casi aziendali e territoriali che hanno beneficiato delle possibilità dei PSR 2007-13. Il risultato della ricerca ha dunque prodotto il quaderno, la cui pubblicazione è avvenuta nel dicembre 2016.

La Semente compare nella ricerca anche grazie al suo approccio Leader, che ha consentito la realizzazione di interventi per il miglioramento della qualità della vita delle aree rurali. I fattori di eccellenza che fanno includere La Semente all’interno della ricerca sono l’inclusione sociale (cioè i servizi erogati dalla struttura a carattere assistenziale volti all’apprendimento di abilità da parte di persone autistiche con il fine del loro inserimento lavorativo), la rete di contatti (e dunque la commistione tra pubblico e privato) e le buone potenzialità in termini di sostenibilità economica (con riferimento alla creazione degli spin off che ha caratterizzato l’esperienza de La Semente negli anni).

Il quadro generale che si delinea è di un settore in rapida trasformazione, i cui protagonisti sono sempre più aperti e in relazione tra loro e con il territorio. Una agricoltura sempre più multifunzionale e in grado di fornire servizi e creare opportunità lavorative.

La Semente, “A Tutto G.A.S.!”. Fare rete a tavola con una charity dinner

Si intitola “A Tutto G.A.S.!” ed è la nuova avventura che la cooperativa agricola La Semente, a Limiti di Spello, lancia con l’inizio del 2017. A metà tra il ‘social eating’ e la ‘charity dinner’, “A Tutto G.A.S.” è una formula per fare rete, condividere sapori, sapere, profumi e cibo bio seduti a tavola.
La prima cena sociale si terrà il 27 gennaio, a partire dalle ore 20, nei locali rustici quanto accoglienti dell’agriturismo della cooperativa. Un nuovo spazio che presto verrà inaugurato con tutti i suoi servizi e ben si presta ad accogliere sia all’interno che all’esterno i suoi ospiti.
Con La Semente, potrete sedervi a tavola e mangiare i prodotti piantati e coltivati direttamente nella fattoria sociale, sviluppata su 4 ettari di terreno dai quali vengono raccolti i frutti che la terra decide di dare ogni giorno, nel rispetto della stagionalità, della freschezza e della territorialità. Risotto alla zucca, frittata di verdure, focaccia con cipolla, struffoli con miele e vino delle cantine locali: questo il menu pensato per la serata, che verrà accompagnato dalla musica country del musicista Mauro Magrini.
La cornice è quella della splendida piana di Spello, adornata dalla vista di Assisi e del Subasio. E’ proprio qui che è nato e ha mosso i primi passi il Gruppo di Acquisto Solidale de La Semente, a cui è dedicata la prima cena sociale della cooperativa. Ogni settimana, da ormai diversi anni, persone diverse partecipano all’acquisto delle cassette di verdure, uova e miele rigorosamente prodotti nella fattoria sociale de La Semente. E’ giunto il momento di farle incontrare, per costruire una rete ancora più solida.
Il tutto senza perdere mai la bussola che ha animato da sempre il progetto de La Semente: seguire, e ora cucinare e servire, ciò che offre la stagionalità delle colture orticole della fattoria; impiegare persone svantaggiate che trovano nella dimensione della fattoria accoglienza e lavoro; mangiare sano e solidale; investire nell’agricoltura sociale, simbolo di un vivere e crescere comune.
Info e prenotazioni allo: 0742.303153

Colleziona le ricette de La Semente. In cucina con verdure bio e di stagione

La Semente vuole essere presente nella vostra cucina, aiutandovi a cucinare al meglio i vostri piatti, magari composti con le verdure raccolte dalla nostra fattoria sociale.

Ecco perché abbiamo lanciato la nuova ideaa delle ricette de La Semente. Per chi acquista le verdure che compongono le nostre cassette del gruppo di acquisto solidale, in regalo ci sarà una ricetta ideata appositamente con un ingrediente di stagione dai nostri campi.

Scopri di più sulle nostre cassette: cosa sono e come acquistarle —> //www.lasemente.it/blog/tag/cassette/

Che sia la zucca o il cavolfiore, grazie ai nostri consigli speriamo potrete arrichire le vostre tavole con piatti gustosi, bio e sani.

Plastificate e semplici da collezionare nei vostri raccoglitori, comporanno la vostra raccolta di ricette facili, simpatiche e creative, pensate per chi come noi de La Semente crede che la cucina sia molto di più di un semplice luogo di preparazione e per chi non vede l’ora di ritrovarsi a tavola e condividere il piacere del cibo, ma soprattutto quello dello stare insieme.

E se vi piace l’idea, inviateci le vostre ricette! Scriveteci su Facebook: inviateci le vostre foto con i piatti realizzati con le i prodotti delle nostre cassette.

 

A La Semente si parte con il servizio catering | In arrivo le cene sociali

A noi de La Semente piacciono le sfide: cominciamo il nuovo anno con un nuovo servizio. Dal 2 gennaio, infatti, la cucina della nostra cooperativa è aperta e pronta per servire i pasti ai ragazzi del nostro centro diurno. Ogni giorno un menù diverso, preparato anche con ciò che la nostra fattoria sociale e la sua terra producono. Verdure di stagione, come cavolfiori, broccoli finocchi e insalata, ma anche pasta, carne e menù variegati per vegetariani.

A darci una mano in questa nuova avventura c’è anche Mario, il primo e recentemente assunto lavoratore impiegato nella nostra cooperativa sociale. Mario (che nella foto firma il documento di trasporto dei primi pasti consegnati al centro diurno il 2 gennaio) da ospite del centro diurno La Semente, è diventato socio lavoratore svantaggiato della cooperativa. Quale modo migliore per cominciare il 2017?

Quello del servizio catering è un nuovo progetto che costituisce anche un nuovo traguardo per noi de La Semente, perché ci consentirà nel futuro di offrire un servizio ulteriore anche ad altri e nuovi clienti. Una delle prime iniziative che lanceremo infatti saranno le cene sociali: momenti di incontro importanti, oltre che di felice convivialità, che si terranno all’interno del nostro agriturismo.

Il primo incontro ci sarà già alla fine di gennaio. Vi terremmo aggiornati su date e modalità per partecipare alle cene. E tenetevi pronti, perché ci saranno alcune importanti novità e sorprese per tutti voi.

Agricoltura sociale, La Semente è best practice in Italia | I dati e la mappa degli operatori dell’agricoltura sociale

Un mondo difficile da circoscrivere e definire quello dell’agricoltura sociale: se ne è parlato questa mattina a Roma, all’Hotel Palatino di Corso Cavour, durante il convegno “Partecipazione, appartenenza e comunità. Percorsi di agricoltura Sociale”, organizzato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, dal Crea (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), l’Inapp e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Al Convegno sono intervenuti, tra gli altri, Emilio Gatto, Direttore Generale dello Sviluppo Rurale, Massimiliano Deidda, Responsabile Struttura Inclusione Inapp, Francesca Giarè (Crea-PB), Daniela Pavoncello (Inapp), Sabrina Bonomi, Economista della Scuola di Economia Civile, la professoressa dell’Universitàdegli Studi di Perugia, Bianca Torquati. Presenti anche operatori sociali del terzo settore e dei servizi socio-sanitari, imprenditori, organizzazione del volontariato, le istituzioni scolastiche. convegno-roma-agricoltura-sociale-0000

La Semente è stata selezionata come una delle 5 best practices in Italia, distintasi anche per progettualità e per l’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti svantaggiati. L’agricoltura sociale infatti rappresenta un’opportunità per favorire la cittadinanza attiva di persone che spesso si trovano (per difficoltà fisiche o psichiche, condizioni di disagio, dipendenza, detenzione o altro) a vivere in condizioni di marginalità.

Necessario a riguardo fare il punto sulle pratiche di agricoltura sociale: sono stati infatti presentati i risultati di una ricerca realizzata nel corso del 2016 dal Crea, nell’ambito delle attività della Rete Rurale nazionale, e dall’Inapp, in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale sulla Disabilità istituito presso il Ministero del Lavoro e Politiche Sociali. Anche La Semente ha fatto parte del campione statistico per il rilevamento dei dati scientifici, che hanno fornito un quadro utile ad allargare la base di conoscenza per fornire nuove risposte agli operatori del settore, oltre alla fotografia di un mondo variegato e complesso. convegno-roma-agricoltura-sociale-0004

Su un database di circa 1.200 operatori di Agricoltura Sociale, è stato rilevato che le aziende agricole che svolgono attività di agricoltura sociale sono maggiormente presenti in Toscana e Sicilia. Su 1090 operatori, inoltre, è stato possibile definire con esattezza la collocazione sul territorio nazionale: risultano distribuiti su oltre 800 comuni. In 556 comuni sono presenti fino a 3 realtà, in 61 da 3 a 5, in 19 da 5 a 10 operatori e solo su 4 comuni sono presenti più di 10 realtà di agricoltura sociale.

Il 18 agosto 2015 inoltre è stata emanata la legge nazionale n. 141 contenente le “Disposizioni in materia di agricoltura sociale”. La Legge promuove l’agricoltura sociale, quale aspetto della multifunzionalità delle imprese agricole finalizzato allo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo, allo scopo di facilitare l’accesso adeguato e uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie e alle comunità locali in tutto il territorio nazionale e in particolare nelle zone rurali e svantaggiate. convegno-roma-agricoltura-sociale-0003

Complessivamente, la superficie interessata dall’agricoltura sociale è pari a quasi 6.000, il 6% di questo è costituito da superfici confiscate alle mafie. Inoltre, il terzo settore è la forma più presente nelle aziende con meno di 4mila euro di fatturato, le società di persone o di capitali tra quelle con fatturato tra 25 e 100mila euro, mentre le aziende individuali prevalgono nel segmento 25-50mila euro.

Frutta, verdura, uova e miele a La Semente | Le nostre cassette

Voglia di frutta, verdura, miele e uova a chilometro zero? Le nostre cassette sapranno soddisfarvi!

Alla fattoria sociale La Semente, a Limiti di Spello, alleviamo, coltiviamo e produciamo in maniera biologica. I frutti del nostro lavoro compongono le nostre cassette, disponibili per voi in varie pesature. I prodotti vengono raccolti direttamente dai nostri campi (abbiamo infatti circa 4 ettari di terreno, con 150 piante di frutta antica umbra, ortaggi, 250 galline ovaiole e api che producono miele prevalentemente millefiori) e finiscono, se acquistate le nostre cassette, direttamente sulle vostre tavole.

La nostra cooperativa è un luogo nel quale le coltivazioni e gli spazi vengono gestiti da un gruppo misto di lavoratori e persone svantaggiate affette dal disturbo dello spettro autistico che si prendono cura della terra e di altre aree, privilegiando il metodo di produzione biologico, la protezione ambientale e paesaggistica, il rispetto del lavoratore e quello etologico delle specie animali. Recentemente ci siamo costituiti in cooperativa agricola sociale, e abbiamo assunto due nuovi dipendenti, Luc e Mario. Tutto anche grazie al vostro sostegno! 15337625_1198183923634425_6211075218398872632_n

Tutte le pratiche di agricoltura biologica che attuiamo sono mirate ad una salvaguardia del terreno e ad un ritorno ad un consumo consapevole del cibo. Le nostre cassette di verdura biologica mista contengono solo ed esclusivamente prodotti biologici e di stagione. Ad esempio, la cassetta da 3 kg assicura in media dalle 12 alle 15 porzioni minime di verdura: è adatta sia a chi è single, soddisfando il fabbisogno per circa una settimana, sia alle vostre famiglie, dandovi la possibilità di testare la bontà dei nostri prodotti.

Il contenuto delle nostre cassette può variare a seconda della disponibilità colturale: è la terra a stabilire cosa metterete sulle vostre tavole. Nel periodo invernale, ad esempio, potrete trovare cipolle, porri, bietole, cavolo nero, cicoria, cavolo cappuccio, radicchi, broccolo calabrese, cavolfiore, finocchi, zucca, insalata. Mentre d’estate abbiamo zucchine, melanzane, peperoni, pomodori, insalate.

Vi ricordiamo che i prodotti devono essere conservati in frigo ad una temperatura compresa tra 0 e 4 gradi. Le cipolle secche e la zucca, invece, possono essere conservate fuori frigo in un posto fresco e asciutto.

Per informazioni su come avere le nostre cassette potete telefonare allo 0742-303153, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.00 (chiedere di Simone).

Ecco il nostro listino:

  • cassetta ortaggi misti da 3kg: 8,00 euro
  • cassetta ortaggi misti da 5kg: 12,00 euro
  • cassetta ortaggi misti da 8kg: 17,00 euro
  • confezione da 6 uova: 3,00 euro
  • confezione da 12 uova: 5,80 euro
  • confezione miele da 400 gr.: 6,50 euro
  • confezione miele da 800 grammi: 11,00 euro

 

Colletta Alimentare, in Umbria raccolte 151 tonnellate | La Semente impegnata ad aiutare

Grandi risultati raggiunti durante la 20esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare: sono state raccolte, da 145.000 volontari, 8.500 tonnellate di alimenti, che verranno distribuiti alle oltre 8.100 strutture caritative convenzionate con Banco Alimentare per sostenere 1 milione e mezzo di persone bisognose. Solo in Umbria, i volontari hanno raccolto 151 tonnellate di generi alimentari. La Semente, con i suoi ragazzi del centro diurno, ha aiutato in due supermercati, a Spello e Cannara, a raccogliere le derrate per i più bisognosi.

La Colletta Alimentare si è tenuta anche in 24 carceri, tanti detenuti hanno dedicato la loro libertà vigilata aiutando nei supermercati o nei magazzini; famiglie di terremotati e di sfollati hanno fatto la spesa o si sono costituiti in gruppi di volontari nei supermercati delle città che li accolgono temporaneamente. Ieri è arrivato questo sms da una volontaria, che ha perso la casa a Tolentino: “Che c’è di diverso dagli altri anni? Forse che torno in camper … ma non è neanche il non aver casa il più grande dei problemi. Mi rendo conto che il bisogno grande che ho dentro ora, scosso dalla realtà che vivo, è stato sollecitato dal gesto della Colletta, fino alla commozione“.

In questa Giornata– continua il Presidente Giussani – abbiamo visto come il desiderio di ‘fare del bene’ frantuma ogni muro anche tra persone di etnie e religioni diverse, desiderose anch’esse di essere di aiuto. É stata un’occasione per educarci a rendere normale e quotidiana ogni iniziativa di accoglienza e di incontro con le persone e per fare anche i conti con il proprio desiderio di umanità”.

Possiamo umilmente affermare – prosegue Giussani – che, alla ventesima edizione di Colletta Alimentare, la generosità dei volontari e dei donatori, fedeli e tenaci nello stesso gesto, ora diventato più maturo, si trasforma in una proposta anche di un nuovo modello di convivenza”.

Da tempo Papa Francesco ce lo ricorda – spiega Giussani – e tre giorni fa una nostra delegazione, ricevuta in udienza privata, ha ascoltato il ringraziamento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato la forza di questo atto pubblico e visibile che dà speranza a cittadini troppo spesso ignari del bene, presente ma nascosto, messi di fronte a messaggi di sola sfiducia e negatività, aggiungendo che ritiene il Banco Alimentare una delle pagine più belle della storia di questo Paese”.

Mentre ringrazio – conclude Andrea Giussani – ogni singolo donatore ed ogni volontario, compagni di questo affascinante incontro, sono anche grato alle associazioni, alle aziende ed istituzioni che con persone, mezzi e intelligenza, lo sostengono, certo