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Autismo, ANGSA Umbria Onlus fa di nuovo scuola accompagnata dalla Cooperativa La Semente: il modello riproposto a Terni

Il Centro Diurno per giovani adulti autistici di Angsa Umbria Onlus fa di nuovo scuola e arriva a Terni, attraverso l’esperienza di Open FarmS.

La Federazione regionale dell’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, impegnata da vent’anni nella cura di persone affette dalla sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie, continua così l’opera di divulgazione del proprio modello di presa in carico, fotografato e prescritto sia dalla Legge n.134 del 18/08/2015 (Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie) sia dai LEA – Livelli Essenziali di Assistenza – dove si parla di autismo nell’intero arco della vita, dalla diagnosi all’età adulta, con riferimento sia a servizi che a comunità dedicate all’autonomia.

Nell’ambito del progetto Open FarmS, di durata biennale e finanziato dalla Regione Umbria, l’Associazione, in qualità di partner, ha esportato il suo modello di servizio a favore dalla Cooperativa Sociale Agricola Terre Umbre, capofila del Progetto, autrice di una sapiente tessitura progettuale di stampo concertativo finalizzata all’apertura di una nuova struttura dedicata al disturbo generalizzato dello sviluppo.

Degno di nota il metodo utilizzato per il trasferimento dell’esperienza ormai decennale del semiresidenziale di Spello; si chiama service design ed è definibile come l’attività di pianificazione e organizzazione di persone, infrastrutture, comunicazioni e componenti materiali di un servizio, al fine di migliorarne la qualità e l’interazione tra fornitore di servizi e clienti/utenti.

La conduzione di questo processo è stata assegnata in chiave consulenziale alla Cooperativa Sociale La Semente, spinn off della stessa Angsa. Questa impresa sociale, il cui slogan recita “Coltivatori d’intenti”, si occupa infatti sia di colture biologiche sia di cultura delle startup. Coltiva, dunque, cibo – con attenzione all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati – ma anche nuove idee imprenditoriali nel campo del Terzo Settore.

L’avanzamento del progetto Open FarmS verrà presentato il prossimo 15 settembre, alle ore 9.30, presso l’auditorium di Montefranco. L’incontro sarà anche l’occasione per presentare il laboratorio di trasformazione e l’evoluzione del complesso dedicato a giovani affetti da disturbo dello spettro autistico in corso di completamento in località Torreorsina gestito da Terre Umbre. Attività, questa, portata avanti in stretta sinergia con Comune di Terni, USL Umbria 2 e Cooperativa Sociale ACTL.

Alla giornata parteciperanno l’Assessore Regionale dott.ssa Paola Agabiti, la dott.ssa Annalisa Lelli, Regione Umbria- Responsabile Sez. Terzo settore e Economia sociale, il dott. Alessandro Maria Vestrelli, della Regione Umbria.

Agricoltura, nasce “Multinet” | La Semente nel contratto di rete, capofila il Ce.S.A.R. Umbria

E’ nato “Multinet“, il contratto di rete tra 28 aziende, imprese agricole e cooperative agricole sociali, che vede al suo interno anche l’adesione di CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) dell’Umbria, Confagricoltura e Coldiretti. Capofila è il Ce.S.A.R. (il Centro per lo Sviluppo Agricolo Rurale) dell’Umbria. All’iniziativa ha aderito anche La Semente, cooperativa agricola sociale a Limiti di Spello, in prima linea fin dai primi passi per l’attuazione della sottomisura 16.1 del PSR Umbria, da cui lo stesso “Multinet” trae origine.  A bordo c’è anche l’Università degli Studi di Perugia, grazie all’importante partnership attivata per la costituzione del contratto di rete.

“Multinet” è dunque il primo passo verso la costituzione e gestione dei gruppi operativi del P.E.I., in materia di sostenibilità e produttività dell’agricoltura, così come previsto dal PSR 2014-2020 dell’Umbria. L’obiettivo generale del progetto è quello di sviluppare un modello innovativo per trasformare in senso multifunzionale i modelli di business delle imprese agricole presenti all’interno del partenariato, orientandole alla multifunzionalità attraverso un sistema di relazioni tra la rete delle imprese partner ed i comuni, gruppi di imprese agrituristiche e gruppi di consumatori.

Tutti punti cardine che si trovano nello stesso PSR, tra cui: “migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività, attraverso progetti d’innovazione“; “migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità e la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli“; “favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell’occupazione”.

Per la costituzione di “Multinet”, le 28 aziende e gli enti partner hanno scelto dunque il contratto di rete. Esso rappresenta uno strumento giuridico-economico di cooperazione fra imprese che, attraverso la sottoscrizione di un contratto si impegnano reciprocamente a collaborare in forme ed ambiti attinenti alle proprie attività, grazie anche allo scambio di informazioni, prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica.